Un giorno dentro un libro
di Leo Spanu
Ancora il professor Massimo Beccarelli che lancia le sue sfide ed io che non riesco
mai a dare una risposta concisa o a rispondere semplicemente col titolo del libro: Odissea.
Anche perché si tratta un lungo viaggio dentro l’Odissea, di un giorno che
dura vent’anni. Mi ha sempre affascinato questo personaggio così moderno: intelligente,
curioso, spregiudicato ma anche un po’ cialtrone. Affascinato dalle donne ma ancor di più
dall’avventura, dal pericolo, indifferente al rischio di morire fino a quando giunge il momento del suo
ritorno ad Itaca dove ritrova la sua Penelope, la donna che ogni uomo vorrebbe
incontrare: moglie, amica e compagna che sa aspettare e perdonare.
Forse è
colpa della vecchiaia ma mi ritengo
tra i fortunati, quelli che sono arrivati
alla loro Itaca senza perdere la voglia di volare. Ma c’è sempre un senso di incompletezza in fondo alla coscienza, un'inquietudine, un piccolo fuoco che ancora
non si spegne e sempre la voglia di andare via e, come l’Ulisse di Dante, ripartire per un ultimo viaggio, oltre le
colonne d’Ercole.
Un folle volo che lo porterà alla perdizione perché Ulisse è l’uomo che non ha confini che possano fermarlo, è l’uomo che vuole sfidare le
stelle e non importa se si perde per
strada o se la vita è troppo breve per raggiungere l’infinito.
Ulisse è la parte migliore di noi, almeno fino a quando
avremo voglia di sognare.
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